SYRIO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Syrio – Società italiana di Scienze Ostetrico-Ginecologico-Neonatali
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE – .. “Le ostetriche da sempre e per sempre in difesa delle donne e delle bambine. No ad ogni forma di violenza.”
La preziosa arte della maieutica, così citata da Socrate, ha un’origine che si perde nella notte dei tempi- La maia, l’obstetrics medicae, la matrona, la levatrice, la commare, la sage-femme, la ricoglitrice, come è stata via via denominata l’ostetrica, per secoli è stata l’unica custode della vita femminile. Possedeva qualità che gli altri “guaritori” non avevano: la compassione per le altre donne, conosceva e comprendeva le loro sofferenze ed era pronta a rischiare molto per alleviarle. Accorreva nelle case a portare soccorso in caso di malattia o di disgrazia, nei parti, in tutti i momenti cioè di rischio e di pericolo per la donna, il bambino e la famiglia.
Questa tradizione di essere accanto alla donna “come custode della sua vita e della sua salute” è sempre presente anche nelle ostetriche di oggi educate durante il loro training universitario ad acquisire competenze teorico-pratiche e relazionali adeguate nella gestione di problemi di salute legati a fenomeni di violenza femminile nelle sue diverse manifestazioni: fisica, sessuale, psicologica, verbale, materiale, imposizione di relazioni deprivanti, umilianti e/o destrutturanti, isolamento, screditamento, ecc.
Questo Fenomeno non è così infrequente anche nelle donne in gravidanza ed esso assume un particolare rilievo in quanto le persone offese sono due: la gestante ed il feto. E’ noto che esiste una relazione tra violenza in gravidanza e rischio di abuso sui figli: il partner che abusa della madre ha probabilità di avere un comportamento violento con i figli in una percentuale che oscilla tra il 40% ed il 60% .
La violenza domestica e sessuale contro le donne e le bambine è riconosciuto un problema di salute pubblica mondiale ed ha ricevuto una sempre maggiore attenzione da parte di prestigiosi organismi internazionali, che hanno contribuito a riconoscerne le drammatiche conseguenze sulla salute di genere. Le ostetriche nel mondo si trovano in prima linea nell’affrontare secondo un approccio olistico, i i bisogni di salute di donne maltrattare e abusate. Anche in Italia secondo i dati Istat 2015 si delinea un quadro allarmante.
Per la presidente di Syrio, Miriam Guana, le ostetriche giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione degli abusi, intercettando situazioni di maltrattamenti o violenze, in particolare da parte di coloro che lavorano nei consultori o presso il domicilio delle gravide e delle puerpere. L’impegno delle ostetriche è anche quello di valorizzare, sostenere l’autodeterminazione delle donne, la loro consapevolezza, la loro dignità, valori fondamentali per rafforzare la presa di decisione di denunciare i soprusi subiti in famiglia, o dai loro partner.
Le ostetriche sia ospedaliere e sia territoriali si trovano a dover accogliere ed assistere donne che hanno subito violenza, di ogni età, adulte e bambine. In particolare le ostetriche entrano in relazione anche con le donne straniere, popolazione femminile ancora più fragile in cui la gestione del problema è più delicato e complesso. Si ricorda che tra le donne straniere il rischio di abuso è ancora più elevato laddove la provenienza da culture in cui la libertà, l’autonomia e la possibilità di autodeterminazione della popolazione femminile risulta decisamente limitata, quando non assente.
L’OMS fornisce agli operatori sanitari linee guida per migliorare il loro intervento, come ad esempio quelle contenute nel clinica Ibook “Health care for women subjected to intimate partner violence or sexual violence” http://www.who.int/reproductivehealth/publications/violence/en/; in esso vengono indicate raccomandazioni su come devono essere applicate le procedure, le caratteristiche dei professionisti che devono possedere le opportune competenze, la gestione del setting di accoglienza, il rispetto della privacy delle vittime e le modalità di raccolta di prove legali quando è necessario.
L’OMS inoltre sottolinea l’urgente bisogno di migliorare l’approccio al problema con corsi di formazione clinica indirizzati ai professionisti sanitari. La violenza alle donne rappresenta un contenuto formativo irrinunciabile per le ostetriche, rientra tra gli obiettivi del corso di laurea in Ostetrica e frequentemente trattato in convegni e congressi organizzati da ostetriche.