ITALIAN MIDWIFERY ASSOCIATION
Fondata il 09.05.2015 Riconosciuta dal Ministero della salute mDetermina 8.2.2022
NORMATIVA SSN
Sistema Sanitario Nazionale
I princìpi del Servizio sanitario nazionale (SSN)
1861 Unità d’Italia la situazione sanitaria del Paese era molto critica.
Nel 1863, su 1.000 bambini nati vivi, 232 muoiono durante il primo anno di vita.
Nel 1865 la tutela della salute è affidata al Ministero dell’Interno con una visuale di preservare lo stato di salute attraverso la sorveglianza e ispezione affidate alla polizia sanitaria.
La legge Pagliani-Crispi 22 dicembre 1888, n. 5849 (ancora vigente, ultimo aggiornamento risale al 2008) ordinamento dell'amministrazione e dell'assistenza sanitaria del Regno, trasforma l’approccio della polizia sanitaria in sanità pubblica, creando un primo assetto organizzativo.
Al 1907 risale il primo Testo unico delle leggi sanitarie (aggiornato nel 1934) regio decreto 1265 27/07/1934 approvazione del testo unico delle leggi sanitarie e successive modifiche. Composto di 394 articoli e otto tabelle allegate.
Nel 1945 nasce l’Alto Commissariato per l’igiene e la sanità pubblica, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Art. 32 della Costituzione 1948 - SANCISCE LA SALUTE UN DIRITTO DI TUTTI:
"La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana"
La SANITÀ dal 1948 al 1978 era un'organizzazione a gestione statale, erano presenti le assicurazioni mutualistiche (INAM, INPDAP, etc.), presenti ospedali in tutte le cittò con densità demografica alta o comuni con possibilità economica, presenti uffici provinciali di igiene e sanità, con il medico provinciale che assegnava sul territorio i medici e le ostetriche condotte.
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Nel 1958 nasce il Ministero della Sanità, legge 13 marzo 1958 n. 296, che assorbe le competenze dell’Alto Commissariato e delle altre amministrazioni centrali preposte alla sanità pubblica. È coadiuvato nelle proprie funzioni dal Consiglio superiore di sanità, organo consultivo, e dall’Istituto superiore di sanità, organo tecnico-scientifico.
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D.P.R. 14 gennaio 1972 n. 4 Costituzioni delle regioni, Trasferimento alle Regioni a statuto ordinario delle funzioni amministrative statali in materia di assistenza sanitaria ed ospedaliera e dei relativi personali ed uffici. Tutte le funzioni amministrative esercitate dagli organi centrali e periferici dello Stato in materia di assistenza sanitaria, nelle sue fasi di intervento preventivo, curativo e riabilitativo, sono trasferite alle Regioni a statuto ordinario.
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Legge 23 dicembre 1978 , n. 833
Istituzione del servizio sanitario nazionale - basato sui principi di universalità, uguaglianza ed equità le Aziende sanitarie locali, le Aziende ospedaliere e le strutture private convenzionate con il SSN garantiscono, in modo uniforme, i Livelli essenziali di assistenza (LEA) alla popolazione.
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Dopo la formazione del Sistema Sanitario Nazionale con la legge 833/78, è stato necessario rivedere il sistema di finanziamento e l'organizzazione del nuovo SSN. Prima riforma è stato il Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 che salvaguardasse la tutela del diritto alla salute, la programmazione sanitaria e la definizione dei livelli essenziali e uniformi di assistenza. Tale norma si basa sostanzialmente su tre principi:
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l’aziendalizzazione
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l’orientamento al “mercato”
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la distribuzione di responsabilità alle regioni.
Il completamento del processo organizzativo del SSN è avvenuto tramite la riforma sanitaria Decreto legislativo 19 giugno 1999, n. 229 decreto Bindi o chiamata la Riforma-ter, norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell'art 1 della legge 30 novembre 1998, n. 419, è stato l’ultimo passo legislativo ad oggi per l'organizzazione e razionalizzazione per un SSN efficiente ed efficace.
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Nel Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 art 1, comma 7 si trova la prima definizione e aggiornamento dei LEA - livelli essenziali di assistenza.
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Sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale (SSN) è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), con le risorse pubbliche raccolte attraverso la fiscalità generale (tasse).
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I LEA vengono delineati secondo i limiti economico funzionali dei servizi sanitari, e si stabiliscono sulle basi dell’evidenza scientifica (evidence based medicine) e dell’appropriatezza clinica di ogni trattamento.
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Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 12 gennaio 2017 stabilisce i nuovi Livelli essenziali di assistenza in modo dettagliato e sostituisce integralmente il DPCM 29 novembre 2001, con cui i LEA erano stati elencati per la prima volta.
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definisce le attività, i servizi e le prestazioni garantite ai cittadini con le risorse pubbliche messe a disposizione del Servizio sanitario nazionale;
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descrive con maggiore dettaglio e precisione prestazioni e attività oggi già incluse nei livelli essenziali di assistenza;
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ridefinisce e aggiorna gli elenchi delle malattie rare e delle malattie croniche e invalidanti che danno diritto all’esenzione dal ticket;
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innova i nomenclatori della assistenza specialistica ambulatoriale e dell’assistenza protesica, introducendo prestazioni tecnologicamente avanzate ed escludendo prestazioni obsolete.
l DPCM individua tre grandi Livelli:
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Prevenzione collettiva e sanità pubblica.
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Assistenza distrettuale.
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Assistenza ospedaliera.
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AGGIORNAMENTO E MONITORAGGIO DEI LEA
Un tempo venivano aggiornati con il PSN piano sanitario nazionale oggi per garantire l’aggiornamento continuo, sistematico, su regole chiare e criteri scientificamente validi dei Livelli essenziali di assistenza, è stata istituita la Commissione nazionale per l'aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale.
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Commissione nazionale aggiornamento LEA
E' stata costituita con decreto ministeriale 5 maggio 2020 con l’obiettivo di aggiornare i livelli essenziali di assistenza in modo continuo, sistematico, basandosi su regole chiare e criteri scientificamente validi e secondo le esigenze dei cittadini.
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Le richieste di inclusione, esclusione o aggiornamento delle prestazioni e dei servizi inclusi nei LEA possono essere avanzate da:
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Cittadini e associazioni di pazienti
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Ministero della salute o dalle Istituzioni da esso vigilate (AIFA, AGENAS, ISS), Aziende sanitarie, Aziende ospedaliere, Società scientifiche, IRCCS, Policlinici universitari, professionisti del SSN e loro associazioni, ecc.
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Aziende produttrici e loro associazioni.
Con il decreto del ministro della Salute del 21 novembre 2005 è stato istituito, presso il Ministero, il Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (Comitato LEA), cui è affidato il compito di verificare l’erogazione dei LEA in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse, nonché la congruità tra le prestazioni da erogare e le risorse messe a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale.
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PROGRAMMAZIONE SANITARIA
La programmazione sanitaria
LISTE D'ATTESA
Decreto legge 07 giugno 2024 , n. 73 Misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie.
Decreto 23 dicembre 2022 Riparto delle risorse per il potenziamento dell'assistenza territoriale. (23A02211)
LEGGE 5 febbraio 1992, n. 104 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.